Il Piccolo Cavaliere e la Stella Perduta: la fiaba di un giovane cavaliere scopre che il vero coraggio non è fatto di metallo, ma di gentilezza
C’era una volta un piccolo cavaliere di nome Leo.
Leo non aveva una grande armatura luccicante.
Invece, indossava un mantello morbido e colorato.
Una sera, mentre camminava nel bosco incantato,
Leo vide qualcosa brillare tra gli alberi.
Era una piccola stella, caduta dal cielo.
“Oh, piccola stella, perché sei qui?” chiese Leo.
La stella tremolava. “Mi sono persa,” sussurrò.
Leo sorrise dolcemente. “Ti aiuterò a tornare a casa.”
Insieme, camminarono sotto il cielo scuro.
Camminarono, camminarono, camminarono.
La luna li guardava, gentile e luminosa.
Leo e la stella parlavano di molte cose.
Parlavano, parlavano, parlavano.
Scoprendo amicizia nel silenzio della notte.
Arrivarono infine su una collina alta.
Dove il vento cantava tra l’erba.
Cantava, cantava, cantava.
“Qui posso vedere tutto il cielo!” esclamò la stella.
Leo la sollevò con cura e la lanciò verso il cielo.
La stella volò, volò, volò.
“Addio, piccola stella! Sii felice!” disse Leo.
“Addio, dolce cavaliere! Grazie!” rispose la stella.
E brillò più forte, un piccolo punto di luce felice.
Leo tornò a casa, il cuore pieno di gioia.
Aveva scoperto che il vero coraggio
è fatto di gentilezza e amicizia.
Ora, caro bambino, chiudi gli occhi.
Sogna stelle e cieli infiniti.
Dormi, dormi, dormi, sicuro e sereno.